Per un neo diplomato non è sempre facile scegliere la strada da intraprendere per costruire il suo futuro. Spesso non si conoscono tutte le professioni che il nuovo mondo lavorativo offre. Oggi, infatti, sono nati mestieri legati al mondo digitale, e in particolar modo all’IT, ovvero l’ambito delle tecnologie digitali relative allo sviluppo di hardware e software e all’ottimizzazione della gestione dei dati.
Le professioni IT presentano vari vantaggi. In primis, si possono svolgere da remoto. Non recarsi più in ufficio permette di lavorare da qualsiasi parte, perché sono necessari semplicemente un computer e una buona rete di connessione internet. Questa possibilità, ovviamente, amplifica le opportunità di trovare lavoro: la ricerca non è più limitata al proprio paese o alla propria regione, ma si può inserire una qualsiasi città di Italia, o addirittura del mondo senza dover spendere.
Un altro vantaggio, però, risiede nel fattore economico. In Europa, gli stipendi degli sviluppatori software generici sono destinati ad aumentare, da € 39.500 a € 55.000 in media nel 2021, da €42.000 a € 57.000 nel 2022 per i profili con molta esperienza. Tra le retribuzioni più basse troviamo quelle di figure entry-level con scarsa esperienza o meno specializzate, mentre profili con più anni di lavoro alle spalle godono di retribuzioni molto più elevante.
Gli stipendi per i ruoli dei manager dell’IT dovrebbero rimanere gli stessi almeno per tutto il 2021. Per essere un buon programmatore è fondamentale conoscere molto bene il mondo informatico, e in particolar modo sapersi destreggiare con: i diversi hardware, i software e i pacchetti applicativi, i linguaggi di programmazione, le attrezzature elettroniche di base. Ma, come sappiamo, le specializzazione sono tante.
Le 5 professioni più retribuite dopo il diploma tecnico
Vediamo, allora, nel dettaglio le 5 professioni più retribuite da intraprendere dopo un diploma tecnico.
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Sviluppatore front-end
Lo stipendio medio di uno sviluppatore front-end è di 32.000 euro. La sua carriera si può sviluppare in modo lineare attraverso posizioni junior, mid e senior. Una volta raggiunta una posizione senior, si affiancano alla programmazione anche compiti di gestione di un team. Lo sviluppatore front-end può diventare quindi responsabile di progetti sempre più grandi, andando ovviamente ad aumentare il suo stipendio.
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Sviluppatore back-end
Lo stipendio medio di uno sviluppatore back-end è di 36.000 euro. Come per lo sviluppatore front-end la sua crescita all’interno di una azienda può essere significativa e alla scrittura del codice si possono affiancare compiti più organizzativi. Si tratta, dunque, di un lavoro dinamico che consente di affrontare sempre sfide più complesse e gratificanti.
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Sviluppatore full stack
Lo stipendio medio di uno sviluppatore full stack è di 34.000 euro. La sua carriera può essere molto varia. Grazie all’esperienza acquisita, infatti, il passaggio dalla posizione junior a quella senior è di solito molto veloce. Con competenze full stack, inoltre, ci si può anche specializzare in altri ambiti della programmazione.
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Game developer
Si tratta di una professione molto retribuita, infatti, lo stipendio medio dello sviluppatore di video game si aggira intorno ai 70.000 euro. Le opportunità di crescita del settore sono infinite perché le case sviluppatrici di video game devono impegnarsi sempre di più per creare qualcosa di sorprendente e far diventare virali i loro prodotti.
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Sviluppatore di app mobile
Lo stipendio medio di uno sviluppatore di applicazione è gli 60 e gli 80 mila euro annui. Uno sviluppatore che realizza app di successo e le vende a un ampio pubblico, o guadagna con gli inserti pubblicitari inseriti al suo interno, può guadagnare anche molto di più e superare anche i 10 mila euro al mese. Infine, anche come dipendente, soprattutto all’estero, un App Developer può guadagnare anche fino a 5 mila euro al mese, un profilo junior (con poca esperienza) all’incirca 2 mila euro.
La carriera dopo il diploma
I percorsi didattici per penetrare nel mondo IT sono diversi. Dopo il diploma, non è necessario prendere una laurea, perché un buon Master o Corso può davvero fare la differenza e proiettare i ragazzi direttamente verso la pratica di tutto ciò che hanno già studiato. L’esercizio, infatti, è una delle strade più “semplici” per diventare bravi in questo lavoro e aver successo.
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Letteralmente “prova e sbaglia”, il “Try & Fail” è una metodologia che sprona lo studente ad imparare sbagliando. Il problema specifico viene risolto tentando il modo più giusto e verificando se l’effetto prodotto sia quello desiderato: in questo modo si trasforma immediatamente la teoria in pratica.
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