La formazione in Italia non è di certo un tema di assoluta novità, ma in alcune realtà aziendali, soprattutto quelle più grandi, è sicuramente l’arma più utilizzata per avere risorse sempre più ingaggiate e al passo con i tempi.
Lo scenario della formazione in Italia
Se questo è vero, è altrettanto vero che sono poche le aziende italiane con una mentalità così futuristica e all’avanguardia.
Nonostante la formazione professionale abbia assunto un ruolo rilevante all’interno del panorama delle imprese italiane, questa è spesso molto costosa e difficile da raggiungere da tutte quelle PMI Italiane (circa 206mila e sono responsabili, da sole, del 41% dell’intero fatturato generato in Italia), che non hanno un budget destinato alla formazione in sé.
Queste aziende, così come grandi multinazionali, si trovano di fronte ad un’enorme difficoltà: da un lato il grande bisogno di fare Upskilling e Reskilling in azienda, di investire sulle persone per aumentare le competenze sia del singolo che del gruppo di lavoro così da stare al passo con i tempi e permettere al business di crescere costantemente; dall’altro un budget destinato alla formazione altamente limato dal peso fiscale del mercato di lavoro italiano.
Questo aspetto è facilmente superabile scegliendo dei corsi formativi in grado di fornire una piattaforma digitale altamente specializzata e customizzata sui bisogni formativi aziendali, come Skill Boot.
Come muoversi per risolvere questa situazione complicata?
Questa consapevolezza è arrivata ai piani alti e il governo ha risposto repentinamente alle necessità delle aziende italiane proponendo agevolazioni destinate a tutte le aziende italiane.
Del resto la formazione è un’opportunità di crescita che tocca tutti i livelli della scala gerarchica di un’impresa e riguarda sia gli aspetti tecnici che le relazioni tra individui.
In questo modo si potrà produrre esternalità positive a tre livelli:
• Lotta contro la disoccupazione grazie alla qualificazione dei giovani neofiti e della riqualificazione del personale, il cui posto di lavoro è a rischio per effetto del progresso della ricerca scientifica e tecnologica.
• Rilancio dello sviluppo economico e sociale con il potenziamento della competitività delle imprese ottenuto mediante interventi di professionalizzazione delle risorse umane.
• Incremento dei posti di lavoro per effetto di un miglioramento delle competenze umane e professionali in linea con l’evoluzione delle necessità sociali ed economiche del sistema-paese.
Gli Incentivi e Contributi per la formazione professionale
Tra le agevolazioni per le aziende troviamo il Credito d’imposta Formazione 4.0.
Questa misura prevista dal Piano Nazionale Industria 4.0, consente di ottenere un credito fino ad un massimo del 50% per quanto investito nella formazione del personale dipendente in tema di sviluppo tecnologico e digitale dell’organizzazione aziendale, un aiuto concreto per spingere le aziende verso la transizione digitale.
Un altro aiuto riguarda il Fondo Nuove Competenze.
Il Fondo Nuove Competenze viene incontro a quelle aziende che si trovano a dover ridurre l’orario dei propri dipendenti a causa della mancanza di lavoro.
Il Fondo, istituito presso Anpal con il decreto Rilancio, consente ai datori di lavoro del settore privato di rimodulare l’orario di lavoro dei propri dipendenti.
In questo modo parte dell’orario viene dedicata ad attività di formazione e riqualificazione attingendo al suddetto fondo. Per far scattare la misura è necessario un accordo collettivo che deve prevedere i progetti formativi, il numero di lavoratori coinvolti, la quantità di ore dell’orario di lavoro da destinare a corsi di formazione.