Hai da poco finito l’università e stai cercando un Master per specializzarti in un settore e sentirti davvero adeguato al mondo del lavoro?
Le offerte di Master sono davvero tantissime. Online, in presenza, formula blended, part time nei weekend oppure full time…eppure c’è qualcosa che più di tutte colpisce l’attenzione di ogni futuro studente: la formula del cosiddetto “Stage Garantito”.
Cosa è? Perché ormai tutte le business school stanno sfruttando questa tendenza? E soprattutto, come può essere valorizzata l’esperienza ed evitare le delusioni?
Cos’è lo stage?
Partiamo dalla prima domanda.
Quando parliamo di Stage ci riferiamo a un determinato periodo di tempo in cui una nuova risorsa lavora all’interno di un’azienda con l’obiettivo di formarsi e specializzarsi in un settore. Lo stage è rivolto a tutti i giovani che vogliono iniziare la propria carriera, una volta concluso un periodo di formazione ed ha una durata che va dai 3 a un massimo di 12 mesi.
Per entrare in Stage non è necessario avere esperienze in altre aziende, ma è importante sapersi distinguere attraverso passioni, interessi, motivazione e peculiarità affini all’azienda stessa.
Durante questo periodo formativo, la risorsa impara a capire pian piano il mondo del lavoro, i meccanismi delle aziende, l’attitudine, i comportamenti da tenere e, soprattutto, mette le mani in pasta nelle prime mansioni.
Attraverso lo stage quindi, non si impara solo una professione, ma si compiono i primi passi per diventare dei veri professionisti di successo.
Perché la maggior parte delle Business School propongono questo tipo di formula?
Se l’obiettivo delle aziende è quello di formare un talento e saperlo trattenere in azienda, quello dello stagista è riuscire a prendere tutto ciò che questo percorso può dargli e tradurlo poi come un’esperienza di crescita all’interno di un’azienda di cui condivide cultura e valori.
Proprio per questo motivo, gran parte delle business school odierne hanno integrato il servizio placement, facendo un’importante promessa: quella di garantire questa spinta verso la crescita e lo sviluppo di una carriera futura.
Ma siamo sicuri che è davvero così?
Come riconoscere proposte di stage deludenti
Sappiamo che ciò che è “garantito” può sollecitare un grande interesse. Soprattutto quando si parla di lavoro e ci rivolgiamo a chi è ancora alle prime armi. Evoca infatti una sorta di speranza, di stabilità ed è a tutti gli effetti una promessa davvero importante.
Ci sono però notevoli distinzioni da prendere in considerazione. Riguardano in primis le aziende partner delle academy, quelle che realisticamente favoriscono l’inserimento in stage dei propri studenti, ma anche la possibilità di poter contare su Career Coach per avere una sorta di bussola orientativa.
In primis, quindi, è importante capire quali sono queste aziende, il loro prestigio, i loro valori, ma soprattutto la reale possibilità di crescita all’interno di questa azienda.
Purtroppo, è comune in alcune Business School fare accordi con delle ottime agenzie del lavoro, a volte riconosciute anche nell’intero panorama nazionale, ma che permettono agli allievi di svolgere solo un breve periodo di stage, e non compiere poi quella che è l’obiettivo iniziale di questa esperienza: quello di sviluppare un talento, crescere e salire di livello.
Questo insuccesso può portare molti studenti a vivere esperienze fine a sé stesse e, quindi, sentirsi delusi o frustrati per esser tornati al solito punto di partenza.
Rifletti bene quindi se è questo ciò che vuoi o se invece punti più in alto.
Fissa i tuoi Obiettivi
Se il tuo obiettivo è semplicemente quello di intraprendere uno stage qualunque, allora questo mio articolo non ti sarà certo di aiuto.
Se invece vuoi ottenere traguardi importanti, crescere professionalmente e ambire a posizioni sempre più alte in azienda allora dovrai scegliere strategicamente l’Academy sulla quale puntare.
Ci sono Business School che fortunatamente riconoscono il vero valore di un’esperienza di stage e puntano a creare sinergie con le migliori aziende leader del settore di riferimento.
Aziende che oltre ad abbracciare i valori della formazione, credono e sostengono lo sviluppo delle competenze del personale e dei nuovi talenti.
Per iniziare è importante capire gli obiettivi da raggiungere attraverso un’esperienza di stage, lavorando anche sui propri interessi e passione. Ma soprattutto, è bene riflettere riguardo al tipo di Azienda con la quale ci piacerebbe lavorare, se è una realtà che ci permette di diventare dei professionisti, e che investe sulle nuove risorse.
Le nostre promesse
Spesso intraprendere questo tipo di scelte dopo la Laurea è piuttosto complicato. Molti giovani si sentono inadeguati per non aver acquisito sufficienti conoscenze pratiche durante il percorso di Laurea. Altri si sentono spaesati, non ancora pronti a decidere quale direzione di carriera seguire.
Sono questi i motivi che maggiormente spingono sempre più neolaureati a svolgere un Master professionalizzante, e sono soliti ad abbinarlo alla cosiddetta formula con lo Stage garantito.
A nostro avviso, lo Stage Garantito assume un significato vuoto e privo di valore se al servizio non viene affiancato a un percorso di autoconsapevolezza come quello del Career Coaching e, soprattutto, a una rete di aziende partner che valorizzano i nostri allievi stabilendo con loro un rapporto continuativo e formativo.
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