Il remote working ha scardinato i classici schemi lavorativi ed oggi รจ un fenomeno sempre piรน studiato, affinchรฉ si possano comprendere le dinamiche per renderlo piรน efficiente e funzionale. Tra queste anche gli aspetti finanziario/retributivi del lavoratore. Il lavoratore ha cambiato le sue abitudini e, forse, non รจ piรน disposto a tornare indietro.
Ma chi lavora a distanza puรฒ vedersi dimezzato lo stipendio, non dovendo piรน destinare parte della sua retribuzione al viaggio per recarsi in ufficio?
Si tratta di una tematica scottante e molto dibattuta. La risposta sembra essere โscontataโ, ma non รจ cosรฌ.
Esperimenti americani
Da oltreoceano, infatti, ci giungono i primi esperimenti a riguardo. I colossi tech della Silicon Valley, come Google, Facebook e Twitter hanno iniziato quello che possiamo definire un ricalcolo degli stipendi in base alla presenza o meno in ufficio.
Queste aziende hanno studiato alcuni parametri per ricalcolare le retribuzioni di chi lavora in remoto:
– la residenza
– lโaffitto
– il tragitto per recarsi a lavoro
– i costi della vita relativi al luogo in cui si abita
Lโagenzia di stampa britannica Reuters sta giร svolgendo alcune indagini, intervistando in particolar modo i dipendenti di Google. Secondo lo studio, in aree come New York il nuovo approccio potrebbe portare un taglio dello stipendio fino al 15 per cento, che scende anche al 5 per cento in cittร come Boston.
Dalle interviste notiamo che molti lavoratori non sono dโaccordo con le nuove regole aziendali. Tra questi, cโรจ chi preferisce ogni mattina fare 3 ore di treno, piuttosto che lavorare da casa: tutto ciรฒ per non vedere dimezzato lo stipendio, magari dopo aver ottenuto anche una sudata promozione. La categoria piรน colpita, infatti, รจ quella dei pendolari che vivono lontano dai grandi centri, dove la vita costa meno.
Si comprende come il ricalcolo degli stipendi sia una scelta che faccia molto rumore. Non tutti sono in linea con le politiche Google: colossi come Reddit e Zillow, ad esempio, hanno annunciato che non toccheranno gli stipendi dei loro dipendenti.
La situazione del lavoratore da remoto oggi
E in Italia? Le nostre aziende ancora non ipotizzano una strategia del genere, ma possiamo giร immaginare che sarebbe difficile da accettare. E, nel contempo, non esiste una linea guida internazionale a riguardo.
Il lavoratore da remoto, effettivamente, non รจ ancora tutelato come il โclassicoโ dipendente. Il trattamento economico dovrebbe essere il medesimo, tuttavia, come abbiamo visto, grandi aziende stanno ipotizzando altre strategie.
Il remote working ormai รจ la normalitร e, quindi, dovrebbero esistere delle regolamentazioni piรน chiare. La famosa agenzia inglese Hays ha pubblicato un rapporto nel quale evidenzia la poca probabilitร di un ritorno alla formula classica, caratterizzata dalla fascia oraria 9-17 e dalla presenza in ufficio. Lo studio nasce con lโobiettivo di raccogliere informazioni su come i diversi gruppi di etร percepiscono il futuro del lavoro e quali condizioni si aspettano.
Sono sempre di piรน i lavoratori che, una volta assaggiati i vantaggi del remote working, fanno fatica ad accettare delle โvecchieโ condizioni. Il mondo รจ cambiato e anche noi, inevitabilmente. In questo scenario, allora, รจ importante pensare ulteriori tutele e garanzie per una modalitร lavorativa che ormai non possiamo piรน definire nuova.