Se dovessimo oggi scegliere quale auto acquistare, il settore dell’automotive, ci metterebbe davanti ad una proposta ampiamente diversificata: la benzina, il diesel e il gpl, hanno visto entrare negli ultimi anni un “competitor” abbastanza incisivo: l’ibrido, ovvero un tipo di alimentazione a due differenti sistemi di propulsione accoppiati. Sulle più grandi riviste di attualità e di settore, è già stato annunciato che l’elettrico e l’ibrido saranno il futuro e non solo per le nostre città, ma anche per le nostre tasche.
Ora, lasciando in “garage” tutte le premesse, siamo partiti da un esempio attuale per spostare il potenziale di questa parola magica (ibrido), sul mondo del lavoro.
Carlo Verdone nel film “Un sacco bello”, avrebbe detto “Ma in che senso?”, noi lo spieghiamo in maniera semplice e citando le parole di Michele Paglia, Business Development Manager PAL e Docente del Master in Management delle Risorse Umane, che ha dato una definizione molto precisa sull’importanza di avere un approccio ibrido al mondo del lavoro facendo leva sulle skills:
“Un approccio ibrido al mondo del lavoro è importante perché il digitale ha portato un’accelerazione dell’evoluzione tecnologica che impone la necessità di dover cambiare continuamente le proprie priorità in termini di formazione e di attività da svolgere durante lo sviluppo di attività lavorative (…), si tratta di attività che richiedono competenze diverse e “ibride” proprio per la loro natura e che possono coinvolgere diverse funzioni in azienda”.
Sostanzialmente ad oggi tutte le aree di business devono dialogare tra loro e condividere gli stessi obiettivi. Per questo motivo, avere una preparazione focalizzata solo ed esclusivamente su determinati aree, è limitante per la risorsa e per la crescita dell’azienda. Al contrario avere delle risorse con competenze trasversali e quindi un con un approccio versatile, permette alla struttura di poter raggiungere dei risultati più performanti, non solo in termini economici ma anche di sentiment aziendale.
La formazione ibrida come acceleratore all’impiego
“La mente è come un ombrello, funziona solo se aperto”, avere una formazione ibrida, ti permette di unire tutti i punti di una strategia di business come fosse una “pista cifrata” in grado di offrire una vision più completa sotto ogni punto di vista.
Ad oggi, per esempio, chi lavora nel mondo delle risorse umane, non può non avere anche competenze di marketing o comunicazione per attirare i talenti. Per questo motivo frequentare un percorso flessibile e personalizzato, improntato su una conoscenza approfondita di settori trasversali alla propria aria di business, diventa un vero e proprio acceleratore all’impiego.
Se ponessimo su due piatti di bilancia una risorsa con competenze verticali e una risorsa con competenze orizzontali e verticali, va da sé che il piatto diventerebbe più pesante sulla seconda risorsa.
Per questo motivo gli HR prediligono profili ibridi, con competenze trasversali e altamente formati in più settori, in quanto sono maggiormente orientati al successo dell’azienda…e personale!
AcademyQue è al passo con le nuove esigenze del mercato del lavoro e per questo ha sviluppato i Master Flessibili e Personalizzabili per sviluppare le competenze ibride necessarie per affrontare con successo le sfide del mondo del lavoro odierno.
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