La Challenge lanciata da Enel Group agli studenti del Master in Management delle Risorse Umane di AcademyQue.
Un budget di centomila euro, 3000 nuovi assunti in 6 Paesi del Mondo, 7 mesi per lavorare al progetto e un solo obiettivo: aumentare la employee retention e il coinvolgimento del neoassunto in azienda, in due parole: strutturare un ottimo piano di onboarding in grado di supportare le nuove risorse e ridurre il turn over dei dipendenti nei primi 12 mesi in azienda.
Questo è stato il brief che il team di Employer Branding del Gruppo Enel ha assegnato agli allievi di AcademyQue per il loro Project Work finale.
Una challenge che ha dato la possibilità a due gruppi di talenti di misurarsi con idee creative ma partendo da una un’attenta analisi del contesto e del target di riferimento.
Punto in comune tra le proposte dei due gruppi è stato lo sviluppo dell’individuo come persona e come professionista.
Nel piano di onboarding degli allievi, emerge esattamente cosa sperano di trovare i neoassunti in azienda. Tema caldo e raccontato in chiave inedita che vuole offrire anche spunti innovativi per le grandi multinazionali.
Cosa si aspettano di trovare i neoassunti, il primo giorno di lavoro
I neoassunti, il primo giorno di lavoro si aspettano di trovare:
- il loro HR Manager di riferimento ad accoglierli e un tutor che possa aiutarli ad orientarsi all’interno dell’azienda e che possa supportarli nelle prime fasi del lavoro;
- Un welcome kit, che preveda gli accessi all’intranet, un’area documenti di facile consultazione, una chiave usb, un’agenda per una corretta organizzazione del lavoro e una borraccia con tazza, per un break sostenibile;
- La consegna dei dispositivi di lavoro (pc, tablet o smartphone).
Innovazione, tecnologia e la centralità della persona come focus
Nei primi mesi di lavoro, potrebbe capitare che una risorsa si senta ancora disorientata all’interno della propria azienda, per questo motivo gli allievi di AcademyQue, hanno pensato di proporre delle idee innovative in cui la tecnologia corra in supporto all’uomo, come ad esempio:
- L’Office App, un’applicazione scaricata sullo smartphone che comprenda le funzioni principali quali cedolino, ferie, office maps, note spese e la voce onboarding che prevede l’assegnazione di alcuni compiti giornalieri da svolgere (es. trova il tuo tutor, presentati al team, partecipa al pranzo al buio per famigliarizzare con gli altri colleghi, ecc) e un organigramma per avere sempre chiare le posizioni e i ruoli all’interno dell’azienda.
- Ampliamento dell’intranet che preveda un’area dove poter trovare facilmente i documenti relativi alla propria assunzione, uno spazio dedicato alla formazione con corsi di lingue o di aggiornamento di mansioni tecniche, un’area di socializzazione per favorire tandem linguistici e scambi culturali con colleghi di altri Paesi, la possibilità di conoscere da vicino strutture di produzione di beni e servizi.
- Evento annuale dedicato agli “onborder”, all’interno del quale potranno proporre delle idee e dei progetti accuratamente scelti e selezionati che permetteranno alla risorsa di non sentirsi un numero ma un elemento fondamentale in grado di apportare un prezioso contributo alla propria azienda.
In definitiva, i neoassunti desiderano trovare un posto di lavoro inclusivo, innovativo e accogliente in cui poter crescere e poter esprimere al meglio il proprio talento. Un ambiente che preveda una leadership gentile, che metta al centro la persona, valorizzi le sue capacità e che sia un posto dove poter vivere anche attimi di leggerezza attraverso aree ludiche o chat ironiche per staccare dai momenti di stress.
Ma cosa si aspettano invece gli HR manager dai nuovi assunti?
Motivazione e passione, grande equilibrio tra vita privata e lavoro, spirito di inclusione e ispirazione, ovvero, elevarsi all’eccellenza, ricercando sempre risultati migliori per la propria crescita di carriera.