Il 2021 ha rappresentato una grande sfida. Siamo stati costretti a riorganizzare la nostra routine, sperimentare formule lavorative e accettare limitazioni. In modo diverso, ma tutti ci siamo trovati a vivere una situazione inaspettata e nuova, che ha innescato conseguenze sociali, economiche e politiche di vasta portata.
Il mondo social ha subito una forte accelerazione. Chiusi in casa, infatti, persone che prima non utilizzavano le piattaforme social hanno scoperto di poter trovare lì quella socialità che mancava. Non solo. Molti hanno cominciato a comprare online, sfruttando le nuove funzioni Facebook o rintracciando pagine interessanti su Instagram.
Le abitudini sono cambiate e i dati confermano una presenza più massiccia sui vari network. E forse si sta trasformando anche la nostra percezione riguardo questi. Spesso, infatti, i social sono visti come un buco nero, dove è facile perdersi oppure come un surrogato della nostra società, che rischia di inghiottirci facendoci allontanare dalla realtà.
Oggi sia teenagers sia adulti hanno rivalutato il lato positivo delle piattaforme social: l’importante è non ignorare i pericoli e le violazioni che il web nasconde e continuare a muoversi con una certa cautela.
I dati italiani
BlogMeter, piattaforma indipendente italiana di social intelligence, associato certificato ASSIRM, ha condotto la ricerca “Italiani e Social Media”.
L’indagine annuale dell’azienda ha coinvolto oltre 1700 cittadini italiani iscritti ad almeno un social network. Si va dagli utenti giovanissimi, a partire dai 12 anni, fino a quelli più maturi. L’obiettivo è osservare i cambiamenti delle abitudini degli italiani negli anni, le motivazioni alla base dell’uso dei social e i principali interessi.
Rispetto al 2020, sul podio troviamo YouTube, con il 90% degli utenti che lo usano, seguito da Facebook, in leggero calo con l’87%. Un netto incremento invece per TikTok, passato da 16% dell’anno scorso al 41%.
In crescita anche Instagram (80% dal 73% dell’anno precedente), Pinterest (50% dal 41% del 2020) e Telegram. Tra i servizi di messaggistica domina WhatsApp con il 98% di intervistati che lo usano, seguito da Messenger e Skype.
Per quanto riguarda le motivazioni che ci spingono ad utilizzare i social, il 46% delle persone li usa per svago o divertimento, mentre il 34% per riempire i momenti di noia e guardare video.
Per il 28% degli utilizzatori coinvolti nella ricerca, i social sono un modo per tenersi informati e per il 25% un modo di imparare cose nuove. Non manca neanche l’aspetto affettivo, infatti, il 23% li usa per rimanere in contatto con le persone care.
Dopo il periodo di lockdown, il 39% degli intervistati passa più tempo sui social: il 45% ha cominciato ad utilizzare social nuovi oltre quelli usati in precedenza, il 10% li ha sostituiti con nuove piattaforme. Il 45% delle persone ha continuato invece usare gli stessi canali di sempre.
I dati internazionali
Un’altra ricerca interessante è quella condotta da We Are Social e Hootsuite, che hanno rilasciato i dati sulle abitudini digitali questa volta di tutto il mondo. A livello mondiale, la fotografia scattata dal report racconta che più di due terzi della popolazione mondiale – ovvero quasi 5,3 miliardi di persone-usano un cellulare, 4,8 miliardi navigano online e a ottobre il numero degli utenti a livello globale attivi sui social media ha superato la quota di 4,55 miliardi di persone.
Quest’ultimo dato registra un incremento molto significativo: oltre 400 milioni di persone negli ultimi 12 mesi (+9,9%) sono state attive sulle piattaforme social, libere di esplorare nuovi trends, costruire contenuti, lasciare commenti nei post di brand ed acquistare prodotti o servizi delle aziende presenti online.
Come si ricorda nella ricerca, il boom dei social media nel 2021 è dovuto all’isolamento forzato della pandemia, infatti la crescita dei nuovi utenti si è registrata soprattutto ad inizio anno con un rallentamento nei mesi estivi, ma il trend globale registra oltre 1 milione di nuovi iscritti ogni giorno ai social network: significa 13 nuovi utenti iscritti al secondo.
Il numero di utenti che accederanno alle piattaforme social è destinato ad aumentare ancora: entro la prima metà del 2022 più del 60% della popolazione globale sarà attiva sui social.