“Non si può mai attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva.”
Cristoforo Colombo
I nostri luoghi di lavoro sono in continuo e repentino cambiamento, basti pensare agli ultimi mesi, quando l’ormai protagonista dello scenario mondiale, il Covid19, ha rivoluzionato il mondo del lavoro dirigendolo verso una evoluzione digitale dei processi e una fulminea trasformazione delle aziende.
Stanno già diventando obsoleti concetti quali il telelavoro, lo smart working, la digitalizzazione. La trasformazione digitale fa ora parte del piano strategico per la maggior parte delle aziende. Tutti ora devono gestire un’ampia gamma di strumenti e piattaforme digitali che in precedenza erano attività che necessitavano la convocazione di esperti tecnici.
Ci troviamo in balia di una tempesta che inevitabilmente ci indirizza dove vuole. Le competenze chiave apprese in un contesto accademico, e che ritenevamo essere i pilastri del nostro modo di lavorare, stanno diventando rapidamente obsolete. In altre parole, le Skills che rappresentavano i punti di forza stanno pian piano diventando antiquate e polverose.
Come agire in un contesto così destrutturante?
In un sondaggio del World Economic Forum dei paesi OCSE, più di un quarto dei lavoratori ha segnalato una discrepanza tra le loro attuali competenze e le qualifiche richieste per svolgere il proprio lavoro.
Non c’è da allarmarsi! L’essere umano è per antonomasia l’unico essere vivente in grado di adattarsi facilmente all’ambiente circostante. Lo è stato da sempre, basta pensare alla scoperta del fuoco e della ruota, alla rivoluzione industriale, all’utilizzo delle prime e-mail e del telefono cellulare.
Il processo di adattamento rappresenta spesso e volentieri una scelta; una scelta legata all’uscita dalla propria comfort zone, spesso ancorata ad un vantaggio secondario concreto (“ho sempre fatto così e ha sempre funzionato”), verso una “new comfort zone” che ci indirizzerebbe verso un “non concretamente conosciuto”, vantaggio primario (tutti i plus legati alla scelta, plus ancora non tangibili).
Esempio: Ti è mai capitato di utilizzare il navigatore satellitare? Spesso e volentieri, impostando un determinato punto d’arrivo, il navigatore satellitare suggerisce più opzioni. Tra le opzioni troviamo una Opzione A, la strada che facciamo da una vita, che conosciamo e che ha sempre funzionato; e una Opzione B una strada a noi sconosciuta e che impiega qualche minuto in meno della opzione A.
Bene, molti di noi tenderanno a scegliere la prima opzione, semplicemente perché si rimane ancorati alla certezza legata alla Comfort Zone dell’Opzione A. Scegliendo invece l’Opzione B, si scoprirebbe un nuovo percorso, si eviterebbe la monotonia di utilizzare sempre la stessa opzione e inoltre si accorcerebbero le tempistiche.
Quali sono gli strumenti a disposizione per uscire dalla propria Comfort Zone?
Upskilling e Reskilling sono le ultime parole d’ordine vitali per il successo personale ed aziendale. È fondamentale che le persone reagiscano al processo di evoluzione approfittando delle opportunità a disposizione.
Hai tutte le carte in regola per andare a rimodulare e innovare tutte quelle Skills che stanno aggiornando.
AcademyQue, la prima Business e Technology School completamente Online, offre tutta una serie di servizi in grado di promuovere questo cambiamento, di avere nel mazzo di carte tante Opzioni B, di creare una New Comfort Zone capace di portarti verso una Vantaggio Primario concreto e tangibile. Academyque ha come obiettivo quello di aiutare nello sviluppo delle nuove competenze digitali e permettere di essere sempre all’avanguardia e al passo con i tempi dettati dal mondo del lavoro.
Tra le Opzioni di AcademyQue ci sono Master e Corsi intensivi:
Non scegliere di restare ancorato ad un vantaggio secondario, esiste un mondo uscendo dalla Comfort Zone!