Sentiamo spesso parlare di Coaching e di motivazione delle risorse, due concetti sempre piรน usati e soprattutto abusati.
Life Coach, Sport Coach, Business Coach, Food Coachโฆ sul web si trovano sempre piรน figure professionali legati a questo mondo, molti dei quali non dispongono di competenze e conoscenze adeguate circa questo aspetto.
Diventa necessario fare chiarezza sul concetto di coaching e sui modelli alla sua base.
Iniziamo con lo stabilire una prima, fondamentale differenza: il coach non รจ un semplice motivatore ma รจ quel professionista che accompagna la persona in un percorso di apprendimento interiore delle proprie potenzialitร tramite, tecniche, domande e ascolto.
ร colui che concorda una collaborazione con una Persona strutturando un vero allenamento, finalizzato a condurre la persona in un percorso creativo e di sviluppo di nuove forme di competenza, con lo scopo di raggiungere l’obiettivo desiderato.
La seconda differenza fondamentale รจ rappresentata dallโutilizzo di strumenti e modelli specifici. Questi metodi e strumenti offrono alla Persona un Toolkit che gli/le permettono di elaborare e identificare in primis i loro obiettivi desiderati, rafforzare efficacia personale e aumentare il livello delle prestazioni.
Sul piano metodologico, il modello piรน usato รจ il G.R.O.W. Model di Whitmore.
Modello Grow
Il modello GROW รจ stato sviluppato in Inghilterra a metร degli anni ’80. ร stato utilizzato principalmente nel coaching aziendale con dirigenti e leader ed รจ stato pubblicato per la prima volta nel 1992 nel libro di Sir John Whitmore Coaching for Performance.
Secondo questo modello, il compito del Coach, non รจ quello di offrire soluzioni giร pronte al Coachee, ma di orientare a trovare da sรฉ le soluzioni piรน efficienti. Al Coachee, in questo modo, non viene detto โche cosa fareโ ma viene mostrato come agire in autonomia rispetto a ciรฒ che รจ sotto il suo diretto controllo.
Il modello GROW risulta ancora piรน efficace quando รจ integrato con la PNL o Programmazione Neuro-Linguistica, che offre dei validi strumenti per operare nelle varie fasi del modello ed in un percorso di Coaching.
Vediamo adesso nello specifico cosโรจ il modello GROW, quali sono i suoi passaggi, come utilizzarlo e perchรฉ sceglierlo tra le diverse tecniche di Coaching per fissare gli obiettivi.
Il modello GROW รจ piรน di un modello di coaching, รจ anche uno strumento di leadership sfruttato in numerose discipline e culture. Con i suoi quattro passaggi apparentemente semplici, il modello GROW ha avuto successo in tutto il mondo.
Costituisce la spina dorsale del coaching in molte organizzazioni e universitร a livello globale, grazie ai risultati eccezionali.
Passiamo ai passaggi, GROW รจ lโacronimo di Goal, Reality, Options e Will. Vedi immagine qui sotto.
Vediamole nello specifico:
Come abbiamo detto la G sta per Goal (obiettivo), ovvero il punto finale, dove si vuole arrivare. L’obiettivo deve essere definito in modo tale che sia molto chiaro al coachee quando lo ha raggiunto.
La chiave per stabilire un obiettivo funzionale รจ fare in modo che sia sfidante e stimolante, non solo SMART (specifico, misurabile e realizzabile in un lasso di tempo realistico), ma soprattutto flessibile: muovendosi nelle fasi successive, infatti, potrร essere necessaria una rivisitazione dell’obiettivo.
La R sta per Reality, ovvero la situazione attuale del coachee, dove si trova al momento. Quali sono i problemi, le sfide, quanto si รจ lontani dallโobiettivo?
In questa fase spesso avviene ciรฒ che viene definito in gergo โbagno di realtร โ, nel senso che il Coach puรฒ far notare al Coachee i โgiudiziโ e le โrappresentazioniโ presenti nel suo punto di vista, che risultano poco funzionali allโobiettivo che vuole raggiungere.
La O sta per Options, quali sono gli ostacoli che potrebbero frapporsi tra il coachee e lโobiettivo e le varie Opzioni a disposizione per gestirli. Identificare gli ostacoli permette di trovare modi, opzioni, per affrontarli e fare progressi.
La W sta per Will. Le Opzioni devono essere convertite in azioni future che porteranno il coachee verso il raggiungimento dellโobiettivo.
In ogni fase del Modello GROW il Coach puรฒ fare uso delle cosiddette Domande Potenti, domande stimolo che aiutano il coachee a portare il suo focus sulle risorse a disposizione e sullโentrare in azione.
Ecco alcune esempi di domande potenti per ogni fase.
GOAL
Su cosa ti piacerebbe lavorare? Qual รจ il tuo obiettivo? Quando lo raggiungerai? Quali sono i vantaggi per te nel raggiungere questo obiettivo? Chi altri ne trarrร beneficio e in che modo? Cosa succederร se raggiungi il tuo obiettivo? Cosa vedrai / sentirai / proverai?
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REALITY
ย Quali azioni hai intrapreso finora? Cosa ti sta spingendo verso il tuo obiettivo? Cosa ti รจ dโintralcio? |
OPTIONS
Quali diversi tipi di opzioni hai a disposizione per raggiungere il tuo obiettivo? Cosโaltro potresti fare? Quali sono i principali vantaggi e svantaggi di ciascuna opzione? |
ย
WILL
Su quali opzioni sceglierai di agire? Quando inizierai ogni azione? Quanto sei impegnato, in una scala da 1 a 10, a svolgere ciascuna di queste azioni? Se non รจ un 10, cosa lo renderebbe un 10? Cosa ti impegnerai a fare? (Nota: unโopzione รจ anche non fare nulla e rivedere in un secondo momento.) |
Le domande potenti permettono alla Persona di indagare allโinterno di sรฉ stessi, mettersi in discussione, capire i propri punti di forza e le proprie aree di miglioramento, sviluppare una strategia ben definita e delle competenze in grado di raggiungere il proprio obiettivo.
Concludendo
Il Modello GROW rappresenta un tool imprescindibile allโinterno di un percorso di Coaching. La struttura di questo modello, inoltre, aiuta Coach e Coachee a raggiungere nel breve tempo lโobiettivo designato e permette di promuovere autostima e automotivazione, portando a una maggiore produttivitร e soddisfazione personale.
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