Facebook, Instagram, Tik Tok, Twitter sono piattaforme usate in tutto il mondo, che permettono agli utenti di rimanere in contatto, divertirsi e condividere esperienze. La digitalizzazione, come sappiamo, ha disegnato i confini di un nuovo mondo, dove la socialità è sempre più veicolata sul canale online.
Postare foto, fare una storia o una diretta entusiasma fa sentire parte di uno spazio virtuale e, allo stesso tempo, reale. Appartenere, però, ad una community può spinge ad esporre troppo la nostra vita privata.
Le problematiche da isolare sono almeno due:
– condividere dettagli personali come numeri di telefono, domicilio può essere pericoloso perché sono dati che potrebbero essere utilizzati da malintenzionati
– le piattaforme stesse sembrano non tutelare in maniera adeguata i dati personali che ci vengono necessariamente richiesti
Negli ultimi tempi, infatti, i social sono stati spesso sotto accusa da parte di governi e autorità garanti perché peccavano sulla tutela dei dati personali. Non dimentichiamo che ogni volta che inseriamo dati sensibili, questi durano nel tempo, vengono cioè memorizzati dal sistema e dalla rete globale.
Il caso di Facebook
Facebook è una delle piattaforme più in voga. Nonostante i nuovi arrivati, infatti, resta il social più apprezzato da ogni target e utilizzato anche per l’advertising dalle aziende.
Questo strumento di comunicazione, però, presenta rischi per la riservatezza dell’utente:
1. nel momento in cui ci si iscrive, automaticamente e senza il previo consenso dell’utente, il nome di quest’ultimo viene indicizzato sui motori di ricerca, così che i suoi dati e la sua immagine sono esposti e visibili a qualsiasi soggetto terzo
2. quanto al diritto alla cancellazione, l’utente non è messo nelle condizioni di poter facilmente recedere dal servizio in quanto sulla pagina principale non è riportata alcuna indicazione in merito ma solo accedendo all’interno dell’area “impostazioni” è possibile cancellare l’account. Inoltre, tutte le informazioni, le immagini e i dati personali non vengono immediatamente rimossi ma restano sul server.
Possibili soluzioni
Responsabilità. E questa la parola che deve guidare l’utilizzo dei social network. La privacy, infatti, ci appartiene intimamente anche quando entriamo in uno spazio virtuale.
Il web è un luogo in cui agiamo e ci mostriamo allo stesso modo di uno spazio fisico. Per questo motivo sono necessarie delle regole che tutelino la nostra persona a 360 gradi.
In attesa che i social network migliorino i loro sistemi di privacy, nel nostro piccolo possiamo seguire alcuni accorgimenti:
– evitare di pubblicare direttamente dati o informazioni personali, anche se accettiamo l’opzione “solo amici”;
– evitare di autorizzare app e giochi all’interno delle piattaforme come “Scopri i segni zodiacali dei suoi amici”
– evitare di autorizzare app e siti esterni che chiedono registrazioni attraverso Facebook e l’autorizzazione ai nostri dati;
– educare i più piccoli ad un uso intelligente e controllato dei social. Il target più a rischio, infatti, è quello dei minori che con falsi account potrebbero penetrare nel web senza conoscerne i rischi.
La sicurezza informatica è, dunque, una tematica scottante che si fa sempre più seria con il progredire della digitalizzazione. Non riguarda, infatti, solo i social network ma tutti i servizi che utilizziamo su Internet.
La sicurezza è messa a rischio quando i dati abbandonano il nostro computer, iniziando a circolare nella rete, ma anche quando sono ancora nel dispositivo, ad esempio per virus installati erroneamente.
La migliore difesa resta muoversi con buon senso e non sottovalutare i rischi del magico mondo virtuale.