Se ti dicessi di pensare a una bibita gassata cosa ti viene alla mente?
Se la tua risposta coincide con il nome di un brand, allora vuol dire che quella determinata azienda ha fatto un buon lavoro di posizionamento.
Ma cosa si intende quindi per Brand Positioning? E a cosa serve? Ecco tutto ciò che devi sapere su questo articolo.
Posizionamento: significato e vantaggi per un brand
Il Brand Positioning o meglio il Posizionamento è una strategia di marketing utilizzata dai Brand per arrivare per primi nella mente del proprio target, sulla base di un insieme di percezioni e caratteristiche. Proprio come nell’esempio che ti ho suggerito nell’introduzione.
Per avere un buon posizionamento, è necessario trovare il tuo punto di forza, o meglio ciò che ti differenzia dal mercato e ti permette di arrivare prima del tuo competitor. Ti chiederai adesso:
Ma fare Brand Positioning è importante?
La risposta è: Certo che si! E ti spiego i motivi:
– Se il tuo brand non si differenzia nel mercato non avrai nessuna chance
– Allo stesso tempo, questa strategia ti aiuta a giocare sulla tua unicità e avere idee creative
– Una volta definito il tuo posizionamento, ti risulterà più facile comunicare al pubblico la tua identità, valori e pensieri. Questo sarà davvero importante per fidelizzare il cliente e attirarne dei nuovi.
Se questa spiegazione ti è chiara non farai certo fatica a trovare dei buoni esempi di Brand Positioning. Ma per facilitarti ulteriormente, ecco alcuni esempi di successo.
Esempi concreti di posizionamento
Come abbiamo visto la strategia di Posizionamento ha notevoli vantaggi per ogni brand, perché lo rende unico e riconoscibile nella percezione e nell’idea di un cliente per soddisfare un determinato bisogno.
Di esempi di successo ce ne sono tantissimi. Ecco i miei preferiti:
1. Geox: noto marchio di calzature, la sua scarpa di riconosce perché “respira” e il suo slogan lo dice chiaramente, da sempre. Un marchio creato dall’esigenza di un pubblico che desidera dire stop al problema del piede che suda. Lo trovo assolutamente geniale.
2. Satispay: ti dice niente questo brand? Satispay è nata come una start up che ha l’obiettivo di facilitare pagamenti, e la sua praticità le ha permesso di estendersi a macchia d’olio. La cosa che mi affascina di più di questo marchio è in assoluto come, attraverso la sua comunicazione, sia riuscita a specializzarsi nel settore dei micro pagamenti da smartphone, differenziandosi dal noto marchio PayPal. Se non lo conoscevi dai un’occhiata qui.
3. Red Bull: Per eccellenza l’energy drink conosciuto da tutto il mondo. La strategia di posizionamento di Red Bull si basa sul concetto di beneficio del prodotto per il consumatore: Red Bull ti dà le ali, recita il suo slogan, ed è una metafora che è al centro di tutte le strategie di comunicazione dell’azienda. Ha acquisito un’immagine favorevole nella mente dei consumatori come bevanda energetica che ti consente di affrontare qualsiasi sfida.
Come fare posizionamento? Ecco alcune strategie!
Come si mette in piedi una strategia di brand positioning? Oltre che alla creatività serve la competenza! Ecco l’ABC del Posizionamento.
1. Trova il tuo target
Come gran parte (se non tutte) le strategie di marketing, si parte proprio dal definire i tuoi buyer personas. Sì, perché non puoi davvero comunicare se non sai a chi rivolgerti.
Quando definisci le tue buyer personas, identifica le risposte a queste domande:
Chi sono i tuoi clienti ideali?
Quali sono i loro reali problemi?
Le sue frustrazioni?
Di cosa hanno bisogno?
Come può essere utile il tuo prodotto o servizio?
2. Individua il punto di forza della tua azienda
Una volta identificato il target individua il tuo punto di forza.
Rispondi alle domande: Come vuoi che le persone percepiscano il tuo brand? Quali sensazioni evocherà? Quali sono i valori portanti?
Sono domande essenziali per iniziare a stabilire il tuo posizionamento. Il tuo brand deve avere un’essenza, e come un profumo che aleggia nell’aria, deve essere percepito e da subito riconosciuto.
Questo significa che dovrai proporre qualcosa di diverso rispetto ai tuoi competitors. Qualcosa che risponda a un esigenza, un bisogno a cui il mercato non ha trovato soluzione.
Per aiutarti, uno strumento a dir poco sensazionale è l’analisi SWOT
3.Rendi credibile il tuo brand
Perché il tuo target dovrebbe darti fiducia?
E qui viene il bello! Per essere credibile all’occhio e nella mente del tuo target dovrai lavorare molto sulla tua unicità e su quanto siano incoraggianti, sostenibili e duraturi questi punti di differenziazione.
Nike per esempio, utilizza sia le celebrità che le persone della “vita reale” e le loro storie per supportare la loro idea che tutte le persone possano “semplicemente farlo” indipendentemente dal contesto.
Trovare il modo di comunicare le tue unicità e essere credibile non è la parte più semplice, ma sicuramente quella più creativa e la più interessante.
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