Scrivere una lettera motivazionale (Cover Letter) da allegare ad una autocandidatura può essere davvero snervante. Nonostante l’obiettivo di questa lettera sia ben noto a tutti, ovvero far arrivare al lettore le motivazioni dietro la candidatura, trascrivere in una lettera la risposta alla domanda “Perché vorresti far parte di questa organizzazione?” rappresenta da sempre un ostacolo difficile da gestire. Vediamo quindi insieme come scrivere una lettera motivazionale che funzioni.
Il problema e la soluzione
Ci si ritrova a fissare una pagina vuota, pensando a come raccontare correttamente “Sono io quello giusto/a!”. E, dopo aver visto tutte le Stories di Instagram e un paio di episodi di “Stranger Things” sorseggiando un tè caldo, torni al tuo documento Word dove sei solo riuscito/a a scrivere: “Questa organizzazione è perfetta per me”.
Ma non puoi permetterti di essere così banale e generico, hai bisogno di qualcosa che lasci il segno e che permetta di capire al lettore che sei la persona giusta per quell’organizzazione, che hai molto da offrire a tanta voglia di dare.
Come scrivere una Cover Letter di impatto?
La prima cosa da sapere quando si scrive una lettera motivazionale, è “Che cos’è realmente?” e “Quanto è importante?”.
Una Cover Letter è una lettera che viene utilizzata per descrivere il motivo per cui sei il candidato perfetto per una determinata azienda o una posizione e generalmente, rappresenta il testo e-mail al quale si allega il curriculum. Non deve essere confusa con una lettera di presentazione, il cui scopo è sottolineare come le informazioni specifiche sul tuo curriculum corrispondano ad una posizione di lavoro.
In altre parole, la lettera di presentazione rappresenta un’introduzione al tuo CV, mentre la lettera motivazionale rappresenta quel potente strumento a disposizione, oltre al curriculum, per riuscire a vendere il tuo profilo professionale e raggiungere il vero e unico obiettivo di una candidatura: conquistare un colloquio con quella azienda!
Tutte le organizzazioni sono alla ricerca di persone ingaggiate e che desiderano ardentemente di far parte di quella specifica azienda. È quindi facilmente intuibile quanto una lettera motivazionale ben scritta rivesta un ruolo fondamentale nel processo di selezione del personale, in particolare durante la scrematura dei CV.
Spesso e volentieri i CV vengono scartati da strumenti informatici creati ad hoc denominati ATS che, sulla base di parole chiave e requisiti specifici, filtrano i Curricula in entrata. Una lettera motivazionale ben scritta potrebbe bypassare questo processo automatico e permettere al tuo CV di essere il primo nella lista, addirittura compensando, in alcuni casi la mancanza di competenze richieste.
Suggerimenti per scrivere una lettera motivazionale perfetta
Scrivi ad una persona specifica – formule del tipo “Egregio/a”, “Gentilissimo/a”, possono rappresentare il primo errore da non commettere. Cerca sempre di indirizzare la tua lettera a una persona specifica. Se non sai a chi rivolgerti, LinkedIn è un ottimo punto di partenza. Basta inserire il nome dell’azienda e alcune parole chiave nella barra di ricerca (ad esempio, “Talent Acquisition Manager, Recruiter, HR Director”) e appariranno una varietà di profili correlati.
Indica chiaramente lo scopo della tua lettera – La tua battuta di apertura non deve essere niente di stravagante. Sii semplice e diretto: dichiara perché stai scrivendo, la posizione che ti piacerebbe ricoprire, e quale valore aggiunto potresti portare all’azienda.
Studia l’azienda e i valori che ne fanno le fondamenta – l’obiettivo di ogni recruiter non è semplicemente trovare un buon candidato, ma anche e soprattutto, trovare una persona che rispecchi i valori dell’azienda e che riesca ad inserirsi fin da subito rimanendo ingaggiato e motivato.
Non scrivere le tue esperienze lavorative – Non stai scrivendo un riassunto del tuo CV. La lettera motivazionale è la tua occasione per spiegare perché sei sinceramente interessato all’azienda e alla sua mission. Sii coerente nella formattazione – La coerenza visiva fa una grande differenza. Conserva la tua lettera su una sola pagina e usa lo stesso carattere (e dimensione) per tutto il testo. Puoi giocare con grassetto e corsivo se preferisci senza però esagerare, rischieresti di creare un pastrocchio visivo.
Evita i “muri di testo” – Proprio come per i siti internet, i post social e tutto ciò che si legge nel digitale, scrivere dei paragrafi troppo lunghi, senza interruzioni spaziali rischia di far perdere coraggio nel lettore, che si trova a scartare a priori una lettera motivazionale senza averla letta, neanche superficialmente. Scrivi una lettera non troppo lunga e che abbia interruzioni spaziali ogni 3-5 righe.
Customizza ogni lettera motivazionale – Come per la scrittura del CV, tentare l’approccio “taglia unica” rappresenta l’errore più diffuso. Ogni organizzazione possiede caratteristiche completamente uniche, valori aziendali specifici, Vision e Mission aziendali. Di conseguenza la lettera motivazionale deve sottolineare i punti di vicinanza e di contatto tra te e questi aspetti aziendali.
Conclusioni
In conclusione, se hai intenzione di scrivere una Cover Letter per una autocandidatura nell’azienda dei tuoi sogni, inizia con lo scrivere da un lato tutti i valori che pensi siano le fondamenta della tua persona, dall’altro tutte le competenze trasversali che pensi di possedere e che gli altri spesso ti dicono che possiedi.
Dopo di che vai sul sito aziendale, studia la Vision, Mission e i valori dell’organizzazione, successivamente analizza la posizione che ti piacerebbe ricoprire e le competenze trasversali necessarie per svolgere quel ruolo.
Adesso fai un match tra le tue competenze e valori e quelli dell’organizzazione ed il ruolo ed il gioco è fatto! Saprai di cosa parlare e cosa raccontare nella Cover Letter perfetta per non passare inosservato davanti ad un recruiter esperto.
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