Il reskilling si riferisce al processo di formazione dei collaboratori presenti in azienda, che hanno il compito di svolgere nuovi ruoli o ai quali sono richieste nuove attività all’interno dell’organizzazione diverse dal passato. Attraverso il reskilling si aiuta l’azienda a rispondere alle esigenze in continua evoluzione.
Secondo il World Economic Forum (WEF) 2020, più di un miliardo di lavoratori in tutto il mondo dovrà essere riqualificato entro il 2030. Si tratta di un terzo della forza lavoro globale.
Nel mondo post-pandemia, la digitalizzazione ha accelerato a ritmi senza precedenti. Ciò ha aumentato l’urgenza della necessità di riqualificazione.
Ad esempio, le vendite online hanno visto un enorme boom in quasi tutti i settori. Questo è particolarmente vero tra le persone che tradizionalmente preferivano lo shopping fisico, come le persone anziane e quelle che vivono in aree rurali o distanti dalle grandi città.
Di conseguenza, molte aziende hanno dovuto riqualificare il personale logistico e di vendita per lavorare in modi nuovi.
Il WEF stima che il 42% delle competenze di base cambierebbe tra il 2020 e il 2022 in risposta a questi improvvisi cambiamenti di mercato.
Le aziende, quindi, dovranno ridefinire le priorità e ristrutturarsi. E se vogliono ridurre al minimo i costi e sfruttare al meglio il talento che già hanno dovranno riqualificare i propri collaboratori.
Quali sono i vantaggi del reskilling?
Alcuni potrebbero esitare a intraprendere un processo di reskilling (o riqualificazione) dei collaboratori, perché richiede sostanziali sconvolgimenti sia nei processi sia nel rapporto con gli stessi collaboratori che potrebbero non essere disponibili a seguire un cambiamento.
Tuttavia, la mancata riqualificazione dei dipendenti ora, potrebbe significare spendere di più per le assunzioni future oppure uno stallo nella crescita dell’azienda.
Ecco tre motivi per cui dovresti iniziare subito con il reskilling.
- Riduce i costi e fa risparmiare tempo
Assumere nuovi dipendenti è più costoso che riqualificare un collaboratore esistente.
Ci sono costi delle risorse umane, commissioni nel recruiting, costi di onboarding e formazione iniziale. E dopo tutto ciò, non avrai alcuna garanzia che il tuo nuovo assunto sarà migliore di un collaboratore esistente. O che rimarranno in azienda per un tempo adeguato ad ammortizzare questi investimenti.
Le aziende che riqualificano i dipendenti risparmiano tempo e denaro.
Il reskilling, inoltre, offre ai dipendenti la possibilità di comprendere meglio come funziona l’organizzazione, il che può aggiungere valore al loro lavoro.
- Aiuta a trattenere i migliori talenti e le risorse più preziose
La riqualificazione può aiutare la tua organizzazione a trattenere le risorse più preziose. Quando i collaboratori sentono che il loro datore di lavoro investe nella loro crescita e sviluppo, è più probabile che restino con maggiore motivazione.
Può anche aiutarti a scoprire talenti che finora non sono emersi all’interno della tua squadra.
A volte le persone hanno solo bisogno di imparare alcune nuove abilità per brillare. La formazione e la riqualificazione sono ottimi modi per tirare fuori il meglio dalle persone e mantenere basso il turnover.
- Aiuta ad attrarre nuovi talenti
Le aziende che danno priorità alla crescita e allo sviluppo continuo dei propri collaboratori hanno maggiori probabilità di attrarre nuovi talenti.
Il tipo di persone che attrae la tua azienda avrà un orientamento di crescita sia personale sia aziendale. Saranno inoltre altamente motivati a lavorare in un ambiente che incoraggia la crescita.
Coltivare una cultura dell’apprendimento continuo genera supporto ed entusiasmo per la riqualificazione tra i collaboratori. Ciò crea una maggiore coesione del team, rendendo la tua organizzazione più attraente per i potenziali talenti.
Come si stanno riqualificando le aziende per colmare le lacune di talento?
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