In un mondo in cui sempre più professionisti stanno portando le proprie competenze nel mercato del lavoro, le strategie di fidelizzazione dei propri talenti o Talent Retention sono diventate più importanti che mai.
Queste strategie hanno l’obiettivo primario di aiutare le aziende a non perdere per strada membri del team di talento, ma anche un obiettivo secondario di tutto rispetto, ovvero permettere ad aziende e datori di lavoro di mantenere bassi i costi aziendali.
Molti studi hanno rilevato che ogni volta che un dipendente stipendiato viene sostituito, costa all’azienda in media dai sei ai nove mesi dello stipendio di quel dipendente stesso, questo perché non solo ci saranno costi relativi al processo di selezione di una nuova risorsa ma anche e soprattutto dei tempi di latenza relativi al processo di selezione stesso e al periodo di onboarding e training iniziale della risorsa stessa.
La buona notizia è che esistono strategie a basso costo per la Talent Retention che ogni azienda o datore di lavoro può mettere in campo per aumentare il tasso di fidelizzazione dei dipendenti e aiutare a mantenere più membri del team a lungo termine.
Ma prima di tutto cos’è la Talent Retention?
Prima di entrare nello specifico riguardo possibili strategie di Talent Retention, andiamo a capire meglio di cosa si tratta. Per Talent Retention o Employee Retention ci si riferisce sia alla capacità di un’azienda o organizzazione di trattenere i propri Talenti e Collaboratori, sia alle strategie e alle tecniche con cui l’azienda cerca di trattenerli.
È generalmente espressa come percentuale, chiamata tasso di fidelizzazione dei dipendenti/talenti. Ad esempio, un tasso di fidelizzazione del 90% significa che l’organizzazione ha mantenuto il 90% dei suoi dipendenti entro un periodo di tempo specificato.
Naturalmente, è quasi impossibile per qualsiasi organizzazione raggiungere un tasso di fidelizzazione dei dipendenti del 100%. Il turnover dei dipendenti avviene per molte ragioni diverse e alcuni settori presentano intrinsecamente tassi di turnover più elevati rispetto ad altri.
Ma perché è così importante?
La fidelizzazione dei dipendenti è importante per alcuni motivi chiave. In primo luogo, mentre l’inserimento di nuovi dipendenti è necessario per la crescita, dover formare costantemente nuovi dipendenti a causa di un tasso di turnover elevato diventa inefficiente e oneroso.
È inoltre importante in quanto, mantenere membri del team talentuosi e competenti all’interno dell’organizzazione, garantisce che le loro abilità e know-how rimangano con l’azienda stessa. Talenti che restano all’interno di una organizzazione a lungo sviluppano una vasta gamma di competenze e esperienza che semplicemente non può essere facilmente sostituita con una assunzione, quindi vale la pena assicurarsi che restino e contribuire a trasmettere quella conoscenza ai dipendenti emergenti.
Inoltre, avere un Talent/Employee Retention Rate alto è indice di un alto morale tra i collaboratori e di una forte spinta motivazionale degli stessi.
Ma quali sono le migliori strategie di Retention?
Sicuramente ogni azienda può attingere a numerose strategie di retention in funzione del target di riferimento e dei bisogni di ogni singolo individuo, collaboratore e talento. Ecco di seguito le strategie utilizzate dalle aziende più all’avanguardia del mercato:
Remunerazione competitiva – Beh è sicuramente un aspetto che aumenta la soddisfazione lavorativa e spinge i talenti a fidelizzarsi nei confronti dell’azienda. D’altronde, non ci si può aspettare di trattenere dipendenti di talento se non si offre una remunerazione e/o Bonus competitivi.
Benefits – Oltre al salario e bonus abbiamo i Benefits, i quali contribuiscono notevolmente a mantenere i dipendenti felici. Questi possono includere la possibilità di lavorare in remoto o altre opzioni di pianificazione flessibili.
Programmi di Mentoring – Un programma di mentoring dei dipendenti è una delle più potenti tecniche di fidelizzazione dei dipendenti, seconda solo alla formazione. In effetti, secondo alcuni studi condotti negli USA; il 91% di lavoratori che hanno un mentore si dichiara soddisfatto del proprio lavoro e hanno il 10% di probabilità in più di dire di essere ben pagati rispetto ai lavoratori che non lo fanno.
Progetti di Welfare e Wellness aziendale – I lavoratori che si sentono coccolati e non trascurati dall’azienda sono più felici, ma anche più produttivi. Secondo alcuni studi 26% di collaboratori che partecipano a un programma welfare o wellness in azienda si assenta di meno.
Formazione – Che si tratti di formazione aziendale per favorire l’acquisizione di nuove competenze, tecnologie e processi o di un rimborso per corsi di formazione esterni all’azienda, promuovere la formazione dei propri talenti rappresenta la migliore arma a disposizione dei datori di lavoro.
I bisogni dei Collaboratori
Secondo una ricerca condotta dalla Consumer Technology Association (CTA), la formazione professionalizzante (80%) e i programmi di sviluppo professionale per affinare le competenze trasversali (74%) sono percepiti tra i principali vantaggi per il mantenimento dei servizi dei dipendenti nei prossimi cinque anni. In altre parole, l’impegno nella formazione è visto dai dipendenti come un investimento nel loro valore e un potente incentivo a rimanere in azienda.
D’altro canto i dipendenti di oggi vogliono qualcosa di più che timbrare un cartellino e incassare uno stipendio. Hanno bisogno di sentirsi apprezzati all’interno dell’organizzazione e hanno bisogno di sentirsi sfidati a crescere. Poiché l’equilibrio tra lavoro e vita privata diventa sempre più precario, è fondamentale che i dipendenti trovino la realizzazione personale nel loro lavoro. E uno dei modi migliori per aiutarli a sentirsi apprezzati, sfidati e realizzati, e quindi più propensi a impegnarsi a lungo termine, è investire nella loro crescita.
Offrendo solide opportunità di formazione e sviluppo, un’azienda può dimostrare ai propri dipendenti che sono investiti nelle loro carriere e nella loro crescita e che apprezzano ogni membro del team come qualcuno con il potenziale per contribuire in modi nuovi ed entusiasmanti per molto tempo a venire.
Conclusioni
Concludendo, investire nella formazione dei dipendenti rappresenta la parola d’ordine della Talent Retention. La necessità di nuovi set di competenze e nuovi ruoli digitali è richiesta ad un ritmo forsennato e in rapida crescita; di conseguenza inserire risorse in un percorso di carriera che non ha spazio per lo sviluppo personale e la formazione non è solo una mossa che limita la carriera del dipendente, ma una mossa limitante per l’azienda per l’azienda stessa.
Non importa come, ma le organizzazioni devono investire nelle loro persone. Far sentire i dipendenti stimati e sfidati può sembrare solo un ideale caldo e sfocato, ma è una mossa fondamentale per acquisire dipendenti di qualità e risparmiare costi significativi tenendoli a lungo termine.
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